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Come avviene il processo di rilascio della tinta

Questa sezione è a cura di:

Claudia Cassotti (Myam Mehndi Artist)
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Quindi non basta tenere in mano una foglia di henné per colorarsi il palmo: quando la polvere viene miscelata con il liquido si attiva il processo di rilascio della tinta, grazie all’acidità e al calore, bisogna fermalo nel momento giusto in modo che possa completare il processo a contatto con la cheratina. Per questo la pasta di henné viene conservata in frigo o nel congelatore, in modo che poi una volta posata sulla pelle completi il processo. Se ciò non viene fatto la pasta perderà progressivamente il suo potere tintorio.

Il processo di rilascio può essere velocizzato o rallentato: liquidi neutri e ambiente caldo accelerano il rilascio, mentre liquidi acidi e ambienti tiepidi consentono un rilascio più lento. Secondo alcuni il rilascio lento è da preferire perché dà risultati più duraturi e stabili, mentre altri preferiscono quello rapido. Sostanzialmente dipende molto dalla qualità dell’henné e dalla ricetta che ogni artista elabora in modo personale, non esiste una regola fissa.

In un’ambiente molto caldo intorno ai 40 gradi il rilascio avviene già dopo 2-4 ore, a 30 gradi tra le 8 e le 12, mentre a 20 gradi possono volerci fino a 48 ore. E’ importante valutare la presenza o meno del succo di limone che rallenta il processo e la qualità della polvere. Al di sotto dei 18 gradi non avviene il rilascio della tinta.

COMMENTS
  • Gennifer

    REPLY

    Ciao, innanzitutto complimenti perché sei bravissima, volevo chiederti ma come proteggo il tatuaggio dall’acqua ?? Perché stare 48 ore senza lavarsi ad esempio le mani è impossibile…..

    Gennaio 25, 2019
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Passione Henné