
Katam, mille sfumature di castano
La polvere di katam (buxus dioica nella lista degli ingredienti) deriva dalle foglie dell’omonima pianta, un arbusto cespuglioso che cresce in ambienti aridi e rocciosi. Il katam è noto ed apprezzato per il suo buon potere tintorio: il colore che rilascia è un marrone intenso e freddo.
Come si usa?
Innanzitutto, se ne sconsiglia l’applicazione in purezza su capelli bianchi e biondi: sempre meglio mescolarlo con della cassia per ottenere colori che vanno dal biondo cenere al castano chiaro, magari aggiungendo un pizzico di lawsonia se si desidera un tono più caldo e ramato.
Su capelli rossi e castani possiamo sbizzarrirci ad ottenere varie tonalità di castano, da quelle più calde e ramate se ne mettiamo poco rispetto alla quantità di lawsonia, a quelle più fredde e violacee se abbondiamo. Come? Semplicemente mescolando lawsonia e katam in percentuali variabili a seconda del risultato che vogliamo raggiungere: più sarà il katam, più il colore verrà decisamente bruno, anche molto scuro, con riflessi melanzana che si evidenzieranno soprattutto quando inizierà a scaricare. Anche con il katam dobbiamo essere pazienti: inizialmente scarica con facilità, ma non dobbiamo demordere bensì insistere nei primi tempi per dargli modo di “stratificare” e fissarsi meglio. Ciò significa che per le prime tre o quattro volte conviene non far passare troppo tempo tra un’applicazione e l’altra. Tuttavia, se non vogliamo rischiare di scurirci troppo è opportuno andare per gradi ed aumentare la percentuale di katam di volta in volta: vero è che scarica, ma si sta sempre meno ad aggiungere che a sottrarre.
Può essere usato in combinazione non solo alla lawsonia ma anche all’indigo per ottenere un castano particolarmente scuro od un nero non corvino ma più naturale rispetto che con il solo indigo, un colore senza riflessi nero-blu, ma eventualmente melanzana se vi è una sufficiente presenza di lawsonia. A maggior ragione per toni così scuri bisogna insistere con le applicazioni: scaricando uscirà più decisamente il riflesso violaceo.
Per mescolare le polveri utilizziamo acqua calda e poi lasciamo riposare il composto per una decina di minuti.
È sempre bene applicare il katam su una base hennata o mescolandolo con un po’ di lawsonia, per la solita questione che essa è l’unica che aderisce davvero ai capelli e quindi aiuta, trattenendo anche le altre piante tintorie.
Inoltre, il sale, sostanza neutra, dovrebbe aiutare a fissare il colore, come avviene per l’indigo.
Infine, per accentuare i riflessi violacei, è fortemente consigliato aggiungere al katam una piccola quantità di bicarbonato, che è basico ed incrementa il rilascio del colore. Quindi, in generale ma soprattutto se vogliamo inseguire questo effetto, evitiamo di mettere nella nostra miscela sostanze acide come l’ibisco, l’amla, gli infusi, lo yogurt e naturalmente l’aceto ed il limone. Dopo aver utilizzato una miscela con bicarbonato, è d’obbligo il risciacquo acido per chiudere le squame dei capelli.
Alcune foto dal gruppo:
Grazia: finalmente il rosso freddo tanto desiderato con l’aggiunta del katam alla miscela!
Annalaura: henné Jamila, katam, bicarbonato in posa per 5 ore.
Ileana
wow, mi son chiarita alcune perplessità. quindi come base hennata si intende fare il giorno prima la tinta con lawsonia e il giorno dopo il katam?