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 • L’arte del Mehndi: come fare il tatuaggio all’henné

Questa sezione è a cura di:

Claudia Cassotti (Myam Mehndi Artist)
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Una vera amante dell’henné per i capelli è stata almeno una volta presa dalla curiosità di provare a farsi un piccolo tatuaggio con l’impasto avanzato per vedere se il meraviglioso rosso dei capelli avrebbe decorato anche la pelle. E’ uno sfizio che ha lasciato alcune sorprese, altre esaltate e altre dubbiose…

Il processo per realizzare i mehndi è fatto di piccoli step che è importante rispettare per avere un buon risultato: questa guida vi aiuterà a capire e mettere in pratica i processi per avere dei bellissimi tatuaggi con henné da sfoggiare in ogni occasione! 

Le origini del Tatuaggio all’henné

La magica pianta della Lawsonia Inermis è conosciuta da circa 7000 anni in quasi tutta l’Africa e in India per le sue proprietà antisettiche, antimicotiche e per la capacità di colorare capelli, barba, unghie e pelle di un colore che va dal ramato al mogano più o meno intenso a seconda della zona e della qualità della pianta.

Fra tutte le piante tintorie la Lawsonia è quella che dà risultati più sorprendenti sul corpo umano, proprio perché possiede una molecola detta lawsone che ha la capacità di legarsi alla cheratina presente nelle sopracitate parti corporee: per questo conferisce una colorazione che dura a lungo, mentre altre piante con i lavaggi sbiadiscono più facilmente.

Sulla pelle questo effetto permane finché gli strati di pelle non si esfoliano gradualmente e la durata dipende anche da quando la lawsonia riesce a penetrare in profondità: per questo si utilizzano alcuni trucchi che verranno esposti più avanti.

In India e nel Medioriente ogni donna impara sin da piccola a utilizzare l’impasto di henné per decorare mani e piedi: prima è un gioco o poi piano piano diventa un rituale di bellezza per poi essere ornamento simbolico e fondamentale per il giorno delle nozze. La sposa ha mani, braccia, piedi e polpacci, interamente decorati da motivi realizzati con impasto di henné. Il colore rosso è il colore della passione e dell’amore e la lawsonia rappresenta protezione e un buon auspicio irrinunciabile. Dipingere il corpo con l’henné è come nella cultura cattolica indossare l’abito bianco, anche se ha un significato diverso.

L’henné viene utilizzato anche per lo sposo e per i parenti degli sposi che possono scegliere motivi più o meno sobri. Inoltre ogni ricorrenza religiosa, festa o celebrazione è una buona occasione per indossare un henné.

Cos’è un mehndi?

Mehndi è il nome usato in india per i tatuaggi con henné. Si tratta di una composizione decorativa che l’artista crea direttamente sulla pelle attraverso uno strumento particolare, simile a una sac à poche o una siringa, dal quale fuoriesce una stringa di pasta che si appoggia alla pelle. Una volta terminata la decorazione va fatta asciugare lentamente e una volta secca la pasta va mantenuta più a lungo possibile a contatto con la pelle finché non si stacca da sola oppure si sfrega a secco senza usare l’acqua. A questo punto si vede già sulla pelle una traccia arancio esattamente uguale al disegno tracciato, ma non è il risultato definitivo! Si applica un olio naturale, si evita acqua, sapone e sfregamenti eccessivi e si attende ancora fino a 48 ore per vedere il tatuaggio assumere la caratteristica colorazione rosso-marrone che è la conseguenza dell’ossidazione dell’henné all’aria e alla luce. A questo punto con l’esfoliazione naturale della pelle si vedrà il disegno sparire progressivamente, in tempi e modi che dipendono dalla penetrazione del colore nella pelle, dal tipo di epidermide e da come viene curata. In genere si parla di 10 o 20 giorni dal giorno della realizzazione.

Questi disegni hanno un significato?

 

In India il sacro è ovunque e ogni forma o colore può essere associata a significati profondi legati alla conoscenza e alla crescita personale. I disegni tradizionali con henné riproducono geometrie sacre, fiori, animali e vegetali di qualsiasi tipo: si ispirano alla natura che è ciò che di più sacro circonda l’essere l’umano. Ogni animale rappresenta un aspetto del carattere o una divinità, mentre la vegetazione rigogliosa è l’abbondanza e la prosperità. Le geometrie sacre sono molto diffuse: l’uso dei mandala, che riportano alla concentrazione e alla meditazione, oppure degli yantra che rappresentano una divinità che ci protegge e ci guida. Nulla è casuale! Sostanzialmente la ricerca dei disegni nei mehndi è l’armonia e la bellezza di intricate forme meravigliose che sgorgano dalle nostre mani e si avviluppano sui nostri piedi. In occidente si trovano altri simboli, come quelli celtici o della wicca, nessuno impedisce di realizzarli sulla pelle con l’henné creando nuove forme e nuovi disegni.

 

MINI BIBLIOGRAFIA:

  • http://www.hennapage.com (lingua inglese)
  • Loretta Roome, Mehndi, tatuaggi con l’henné, ed. Pan Libri, 1999 (trad. italiano)
  • Marie Anakee Miczak, Henna’s Secret History: The History Mystery and Folklore of Henna, Iuniverse Inc, 2001 (lingua Inglese)

Passione Henné