
PPD – attenzione all’indigo non puro
PPD è l’abbreviazione di para-fenilendiammina, una sostanza chimica che può capitare di trovare in prodotti scorrettamente denominati “henné”. In particolare, è un componente di miscele di erbe a base di henné e/o indigo, sia per capelli che per tatuaggi. In entrambi i casi, serve a far ottenere un colore nero in tempi rapidi, similmente a quanto avviene con le tinte, ed è spesso accompagnata dal perossido di bario.
I prodotti che contengono questa sostanza di solito sono quelli che troviamo nei market etnici. Da un lato, infatti, è molto difficile trovare in questi negozi un indigo puro, di buona qualità. Quasi sempre si tratta di indigo o miscele alle quali sono aggiunti additivi chimici, primo fra tutti la PPD. Spesso si presentano non come classiche confezioni da 100g, bensì come confezioni contenenti alcune bustine da 10g ciascuna. Dall’altro lato, la para-fenilendiammina si trova fra gli ingredienti degli henné già pronti in coni per tatuaggi e, tipicamente, è contenuta nelle miscele utilizzate per i tatuaggi temporanei di colore nero, come quelli da spiaggia.
Perché è pericoloso?
La PPD «si ritiene […] uno dei più potenti allergeni da contatto, sia in base a quanto valutato in studi sperimentali eseguiti su animali da laboratorio sia in base all’esperienza clinica»1. Essa può infatti causare severe reazioni allergiche e dermatiti da contatto. Ma non solo: «A volte la reazione non si limita alla parte del corpo in cui era stato applicato il colore, ma si può manifestare un senso di malessere generale. Infatti, in alcune persone si può manifestare un rigonfiamento dei gangli linfatici. Ciò accade perché […] gli individui sono già sensibilizzati alla PPD, per una precedente esposizione a questo colorante, per esempio attraverso tinture per capelli. Molto spesso si possono manifestare delle reazioni crociate con composti chimicamente simili, per esempio anestetici, coloranti tessili, additivi alla gomma o alla plastica. Le persone non sempre sono al corrente di essere allergici a questa sostanza e, dopo aver fatto un tatuaggio all’henné, che contiene la PPD, si può manifestare molto più velocemente e più violentemente, per esempio già a distanza di qualche giorno, una reazione allergica»2. I danni cagionati dalla PPD presente nell’henné o nell’indigo possono essere anche permanenti: può succedere, per esempio, che resti per sempre una “cicatrice” del tatuaggio da spiaggia che ha causato la reazione. Ci limitiamo alla foto del delfino per non turbare la sensibilità di chi ci legge, ma basterà una rapida ricerca su Google Immagini per rendersi conto della gravità delle possibili reazioni.
1 – http://www.farmacovigilanza.org/cosmetovigilanza/corso/0610-03.asp
2 – http://www.farmacovigilanza.org/cosmetovigilanza/corso/0609-01.asp
Alcune comuni marche contenenti PPD…