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Recensione Guado – ArmoniaBio Herbs

  • Ormai lo sapete che ho definitivamente abbandonato il rosso per il nero, ma mica posso accontentarmi di un nero normale: ovviamente, miro al nero-blu.
    Per questo oggi sono qui per parlavi di un’erbetta quasi mitologica, il guado, gentilmente offertomi dalla carinissima Brunella di ArmoniaBio Store

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Il guado o Isatis tinctoria, è una pianta della famiglia delle brassicaceae. Il pigmento blu che si estrae della foglie è l’indigotina, cioè lo stesso dell’indigo, quindi l’ideale per chi vuole toni scuri e freddi.

Il guado ArmoniaBio Herbs si presenta in un’elegante confezione da 100gr bianca, con una finestra trasparente dalla quale poter apprezzare la qualità della polvere e, richiudibile tramite cerniera (foto 1).

Foto 1

La polvere al suo interno è fine e di colore verde (foto 2), l’odore è simile a quello dell’indigo ma più delicato. 

Foto 2

Per poter esprimere il massimo del suo potenziale il guado deve essere ossidato per cui ho sciolto 40gr di guado in acqua bollente fino a ottenere un composto cremoso e omogeneo (foto3),

Foto 3

ho aggiunto un punta di cucchiaino di bicarbonato ho messo della pellicola a contatto con l’impacco (foto 4)

Foto 4

ed ho lasciato riposare circa 4 ore, cioè finché non ha fatto una patina scura tendente al blu elettrico (foto 5).

Foto 5


A questo punto a parte ho sciolto 20gr di lawsonia in acqua tiepida e 40gr di indigo in acqua bollente, li ho lasciati riposare 10 minuti e li ho uniti al guado amalgamando bene il tutto (foto 6).

Foto 6

Ho applicato il mix ai capelli appena lavati e tamponati con l’asciugamano tramite l’ormai rodato metodo della rosa. Ho coperto tutto con la pellicola e un berretto di lana ed ho lasciato in posa 4 ore. Ho risciacquato con abbondante acqua calda, applicato un po’ di balsamo sulle punte, pettinato i capelli e risciacquato di nuovo. Infine come leave-in ho usato una noce di gel di katira e ho asciugato come sempre.

Partivo da un nero con riflessi molto caldi che come potete vedere si sono quasi totalmente raffreddati e adesso ho un nero corvino (foto 7 e 8),

Foto 7

Foto 8

considerato che questo è solo il terzo impacco tintorio scuro che faccio e che partivo da un rosso a metà fra il rubino e il rame, il risultato è grandioso!

 

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