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Sandalo rosso: proprietà tintorie e curative

 

Il sandalo rosso, noto come Pterocarpus santalinus, è un albero delle Fabacee diffuso soprattutto nelle regioni subtropicali, come India, Cina, Africa e Sri Lanka. Il nome scientifico deriva dall’espressione greca “frutto alato” e indica l’aspetto particolare dei semi, che sembrano essere alati. La pianta è largamente utilizzata in medicina ayurvedica per via delle sue molteplici caratteristiche, tra cui ricordiamo le proprietà antiossidanti, antibatteriche, astringenti, lenitive, e antinfiammatorie. La polvere di sandalo rossa viene ricavata dal durame, la parte interna della pianta priva di cellule vive. Contiene molti fitocomposti tra cui flavonoidi, isoflavoni, calconi e santaline, le molecole responsabili delle proprietà tintorie del sandalo. La colorazione donata da questa pianta è sui toni del rosso, si utilizza in combinazione con la lawsonia e va a smorzare i toni aranciati. È molto utile per chi desidera ottenere un tono ciliegia, soprattutto se combinato con ibisco basificato e robbia basificata oppure per un tono più freddo se utilizzato con legno di campeggio e oleolito di alcanna. In entrambi i casi le erbe tintorie vanno abbinate a lawsonia dal tono freddo, per cui polveri indiane e pakistane sono da preferire nella realizzazione di queste  ricette.

Di seguito sono riportati degli esperimenti eseguiti con la polvere di sandalo rosso preparata in tre diversi modi e utilizzata per tingere dei fili di lana bianca. A partire dal primo in alto abbiamo:

  • Polvere preparata con acqua calda e succo di limone
  • Polvere preparata con acqua calda
  • Polvere preparata con acqua calda e bicarbonato aggiunto poco per volta, seguendo la variazione del tono dal rosso accesso ad un rosso mattone

La posa è stata di circa 2 ore, senza lawsonia solo per poter valutare la colorazione data dal sandalo.

Il risultato visibile nella prima foto è con luce naturale non diretta e senza flash, nella seconda foto è stato utilizzato il flash nelle medesime condizioni di luce della prima foto.

Il sandalo in ambiente acido non rilascia molto colore, come si può vedere il tono del primo filo in alto è molto più chiaro rispetto al filo di lana centrale, su cui è stato applicato solo sandalo rosso. Questo dipende dalle proprietà delle santaline, i pigmenti tintori presenti nella polvere di sandalo, che rilasciano preferenzialmente il colore in ambiente alcalino. Sebbene la tendenza delle santaline sia quella di tingere di più in soluzioni alcaline, anche solo con acqua si ottengono dei buoni risultati, come visibile sul secondo filo di lana. Il tono è aranciato, per cui sconsigliamo l’utilizzo del sandalo senza bicarbonato se si cerca un tono freddo. Sul terzo filo di lana è stato applicato il mix contenente bicarbonato e come si vede nella prima foto, alla luce naturale il colore tende sul viola.

Ma vediamo come si comporta sui capelli.

Nelle prime due immagini è stato fatto un impacco a base di Lawsonia e Sandalo rosso senza aggiungere bicarbonato, nelle successive due immagini il Sandalo è stato preparato usando bicarbonato aggiunto poco per volta seguendo, come con i fili di lana, la variazione del colore

Come vediamo il sandalo preparato con bicarbonato ha raffreddato e non di poco il colore.

La polvere, oltre alle proprietà tintorie, è astringente e disinfettante, per cui utile per lucidare il capello e regolare la produzione di sebo a livello della cute.

Può essere utilizzata anche per la cura del viso per via delle diverse proprietà. È  seboregolatrice ed aiuta a restringere i pori, quindi rappresenta un ottimo alleato per la cura delle pelli grasse ed acneiche, avendo anche capacità disinfettanti. Può essere impiegata per aiutare a tonificare, illuminare e combattere i segni dell’invecchiamento. Si prepara una maschera con polvere di sandalo e acqua (o un idrolato a piacere) e si applica sulla pelle pulita, per 10 minuti, senza farla seccare.

La polvere di sandalo rosso si può acquistare nelle bioprofumerie oppure online.

Fonti:

  • J.B Saha Tchinda, A. Petrissans, S. Molina, M. Ndikontar, S. Mounguengui, S. Dumarçay, P. Gérardin, “Study of the feasibility of a natural dye on cellulosic textile supports by red padouk (Pterocarpus soyauxii) and yellow movingui (Distemonanthus benthamianus) extracts”, (2014) Industrial Crops and Products
  • M. Azamthulla, B. Rajkapoor, “A review on pterocarpus santalinus linn”, Research Gate (2015) 4. 282-292

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Passione Henné