
L’uovo: lavaggio alternativo e impacco nutriente
In questo articolo esploreremo i possibili utilizzi di un ingrediente che quasi chiunque ha in casa: l’uovo! Lo so, lo so… l’idea di mettersi le uova fra i capelli ha fatto rabbrividire un po’ tutti noi da principianti, ma fidatevi che ne vale davvero la pena. È ottimo sia per lavare i capelli che per fare degli impacchi nutrienti. Vediamo come.
IL LAVAGGIO (operazione: shampuovo!)
Come fa un uovo a lavare i capelli?
A svolgere l’azione lavante è una sostanza contenuta nel tuorlo, cioè la lecitina. In parole povere, ogni molecola di lecitina possiede una parte lipofila (=che si lega ai grassi) ed una parte idrofila (=che si lega all’acqua), il che significa in sostanza che durante il tempo di posa l’uovo si legherà al sebo dei nostri capelli e poi, quando andremo a risciacquare, l’acqua si porterà via sia l’uovo che il sebo ed i capelli risulteranno puliti.
Perché usare l’uovo?
Si tratta di un lavaggio delicato e completamente ecologico, non essendo coinvolti né tensioattivi chimici né saponine, che per quanto siano vegetali sono comunque ittiotossiche.
La ricetta di Sissi.
Chi non conosce Sissi, cioè Elisabetta di Baviera, Imperatrice d’Austria e Regina d’Ungheria (e un sacco di altre cose)? Sappiamo che era ossessionata dal culto della propria bellezza e non trascurava certo i capelli: alta 1,72m, le arrivavano alle caviglie e richiedevano ben tre ore di cure quotidiane. Il lavaggio, invece, impegnava l’intera giornata ed avveniva una volta ogni tre settimane, con 30 rossi d’uovo mescolati con cognac, spennellati sulla chioma e lasciati in posa per un’ora.
La ricetta per i comuni mortali: che ingredienti aggiungere all’uovo?
- Per lavare si usa il tuorlo, che contiene la lecitina. Conviene romperlo e rimuovere la pellicola che lo avvolge, perché è quella che dà la puzza. Non si usa l’albume, non perché sia dannoso ma perché non lava ed è fondamentalmente inutile, alcune trovano addirittura che secchi un po’.
- Possiamo fare a meno del cognac e sostituirlo con qualsiasi altro superalcolico o anche con una tintura madre, oppure evitare l’alcol tout court, soprattutto se i nostri capelli sono già tendenzialmente troppo secchi.
- Invece, è opportuno potenziare l’uovo con del succo di limone o dell’aceto, che aiutano a sgrassare e rendono i capelli ancora più lucenti.
- Se lo si desidera, l’uovo può essere unito anche agli impacchi lavanti con erbe indiane (shikakai, reetha, sidr).
- Possiamo aggiungere anche altri ingredienti acquosi/idratanti, ma senza esagerare per non diluire troppo il composto e comprometterne l’efficacia. Un’ottima idea per chi desidera anche schiarire è il miele. Assolutamente da evitare gli oli.
Come procedere?
- Si possono benissimo usare le uova scadute (no, non puzzano… scadute, mica marce!).
- Quantità e proporzioni sono variabili. Se usiamo solo uova, ne possono bastare 3-5 per ottenere una pappina da spalmare su tutta la cute. Per ciò che riguarda la componente acida ed eventualmente alcolica, dipende dal tipo di capelli e dal grado di sporcizia: se abbondiamo la pappina risulterà aggressiva, per alcuni irritante.
- L’applicazione ovviamente deve avvenire su capelli sporchi, asciutti o umidi (bagnati meglio di no, se no poi inizia a colare), massaggiando ben bene. L’uovo non è abbastanza potente da togliere impacchi di oli, ma non ce n’è bisogno, fa capelli bellissimi da solo, perché il tuorlo oltre a contenere la lecitina è anche ricco di grassi e quindi nutriente.
- Il tempo di posa dev’essere almeno di mezz’ora e si deve assolutamente usare la pellicola, affinché l’uovo non si secchi fra i capelli. Se si copre anche con un asciugamano o una cuffia è ancora meglio, così resta caldo e agisce in profondità.
- Per il risciacquo si deve usare acqua al massimo tiepida, possibilmente fredda, altrimenti nel peggiore dei casi l’uovo cuoce e restano i pezzetti sui capelli, nel migliore resta la puzza. Se si è applicato il composto anche sulle lunghezze, non servirà usare il balsamo. Il risciacquo acido invece è sempre cosa buona e giusta, anche per contrastare eventuali residui di odore.
L’IMPACCO
L’uovo può essere anche il protagonista versatile di ricchi impacchi per le nostre chiome. Grazie alla lecitina che è sia idrofila che lipofila, diventa anche possibile mescolare ingredienti acquosi ed oleosi, emulsionando discretamente le due parti. Negli impacchi l’uovo si può utilizzare intero, quindi sia il tuorlo che contiene la lecitina ed è ricco di grassi e quindi nutriente, sia l’albume che invece è in pratica acqua e proteine.
Come altri ingredienti, vi è quindi libertà assoluta: sostanze idratanti (miele, gel d’aloe/di maizena/di fieno greco/di semi di lino) o nutrienti (oli e burri), balsami/maschere, infusi e decotti, erbe tintorie o curative e qualsiasi altra cosa ci piaccia e possa servire ai nostri scopi.
Una impacco alternativo già pronto è… la maionese! In fin dei conti, si tratta di uovo, limone ed olio. È preferibile che sia fatta in casa, perché nella maionese in commercio c’è il sale e molte trovano che secchi troppo i capelli.